Dal 2016, col decreto legge varato nello stesso anno, la tassa sulla fruizione dei canali statali è diventata un’imposta anche sulla detenzione della televisione.
In poche parole il vecchio “canone Rai” ora si basa sul possesso o meno di una (o più) televisioni in casa, da parte dell’utenza. Ovviamente la tv deve potersi sintonizzare sui canali Rai.
Il canone diventa una tassa pagata annualmente, e da tre anni ormai, la si può pagare direttamente insieme alla bolletta dell’energia elettrica. Così facendo nessuno dovrebbe evadere la tassa secondo lo Stato.
Chi non deve pagare il canone Rai?
Vi sono due modi per non pagare l’imposta. Basta dichiarare all’Agenzia delle Entrate di non possedere una televisione tramite un modulo di dichiarazione di non detenzione”.
Il secondo metodo invece è più complesso e bisogna soddisfare una delle seguenti caratteristiche:
- Avere un’età pari o superiore a 75 anni e un reddito di massimo 6713,98 Euro annui;
- Essere un agente problematico;
- Far parte di un’organizzazione internazionale (ONU, per esempio);
- Essere un funzionario o un impiegato del console;
- Essere un militare avente una cittadinanza non italiana;
- Far parte dei civili non residenti in Italia, appartenenti alle forze armate della NATO.