Il veto imposto dagli Stati Uniti nei confronti dell’azienda cinese Huawei (e adesso anche di Honor), rischia di avere effetti indesiderati non solo sul territorio asiatico, ma anche nel resto del mondo. Il bando sul noto sistema operativo di Google potrebbe avere un risvolto negativo anche nel nostro continente.
Il vicepresidente del colosso cinese ha espresso una richiesta all’Unione Europea durante la conferenza sulla sicurezza informatica, tenutasi all’Università di Potsdam, in Germania. Ken Hu infatti ha sollevato la questione circa il topic di cui tutto il mondo parla da qualche giorno, e ha chiesto espressamente all’UE di “non costruire muri commerciali ne tecnologici“.
Il vicepresidente definisce le accuse del governo degli Stati Uniti “infondate“. Il suo discorso ha spiegato l’importanza dei device Huawei/Honor basati su Android nell’economia di tutta l’Europa. L’accusa mossa dall’America nei confronti del Brand è quella di un coinvolgimento (da parte di quest’ultima) in attività pericolose per la sicurezza del Paese Americano e della politica estera.
Huawei nel mercato europeo
Le parole dette da Ken Hu sono molto forti. Non comprende come le azioni intraprese dal governo americano possano influenzare il mercato di altre Nazioni o continenti, danneggiando consumatori e produttori europei. Infatti afferma che circa il 75% degli utenti in UE utilizza smartphone Android ed almeno il 20% compra smartphone, pc e tablet Huawei.
Tagliare fuori un produttore come Huawei significherebbe togliere un pezzo forte nel mercato mondiale. Si favorirebbe quindi, la politica sleale del commercio che andrebbe contro i valori della comunità imprenditoriale internazionale.
Preoccupato infatti, ha sottolineato inoltre, l’importanza di fermare questa pratica ora anche per evitare che possa accadere in futuro con altre aziende.