Sono ormai svariati anni che l’uomo, con le sue tecnologie, è riuscito a raggiungere Marte. Durante questo periodo uno degli studi più approfonditi è stato legato al ciclo dell’acqua. I ricercatori vogliono infatti scoprire le motivazioni dietro alla scomparsa degli antichi mari e fiumi presenti sul pianeta.
Un equipe di menti dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca, coadiuvate dall’Istituto Max Planck hanno scoperto uno stranissimo fenomeno. Questo si presenterebbe a cadenza ciclica di due anni, ma non si sarebbe mai osservato sul nostro pianeta.
All’interno dell’atmosfera del pianeta rosso si apre un buco che permette una maggior evaporazione delle riserve d’acqua. Studiando il fenomeno con alcune ricostruzioni al computer si è osservato che il vapore acqueo riesce così a superare l’atmosfera. Questa scoperta rappresenta, secondo il Geophysical Research Letters, la spiegazione alle differenze di Marte con la Terra.
Le ricerche sono capitanate da Dmitry Shaposhnikov,
che ritiene che questo strano fenomeno sarebbe ancora in corso. Gli antichi oceani e corsi fluviali presenti sul pianeta sarebbero andati pian piano scomparendo per lo stesso motivo.Un altra problematica è legata alla vicinanza con il Sole. Infatti Marte si trova a circa 227 milioni di km da esso. Questo durante l’estate comporta un aumento importante delle temperature, in particolar modo nell’emisfero australe. In una condizione del genere, imponenti masse d’aria calde raggiungono l’atmosfera superiore in molti momenti della giornata.
Una volta arrivata in alto l’aria è soggetta a flussi che la trasportano al polo nord, dove raffreddandosi riscende nuovamente. Questo implica, data la permeabilità dell’atmosfera Marziana, che parte del vapore acqueo viene disperso durante il ciclo.
E’ facile quindi capire cosa ci possa essere stato nei millenni dietro alla sparizione dell’acqua e delle forme di vita che dagli studi avrebbero reso la vita possibile sul pianeta rosso.