Secondo i dati ISTAT, il bollo auto è aumentato del 17,7% negli ultimi cinque anni, che tradotto in cifre ha ingrossato la spesa record per questa tassa giudicata iniqua a 6,7 miliardi di euro. Sebbene proprio in questi giorni la Corte Costituzionale ha sentenziato che le Regioni possono applicare delle esenzioni sulla tassa di possesso, il salasso a danno degli Italiani è stato tuttavia sanguinoso.
Come riferisce Uecoop in un comunicato stampa, ”fra il 2013 e il 2017 le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate al ritmo medio di oltre 200 milioni di euro all’anno. Il costo del trasporto privato è poi appesantito da quello dei carburanti, con l’Italia che è fra i Paesi al mondo dove la benzina è più cara. Il bollo auto si somma così alla spesa carburanti con pesanti ripercussioni sia sui bilanci delle famiglie che delle imprese”.
Riguardo agli aumenti, per bocca del ministro dell’ambiente Sergio Costa
il Governo vuole utilizzare il bollo auto per colpire principalmente i veicoli più inquinanti. In pratica sarebbero penalizzati tutti i possessori di automobili Euro 3 ed inferiori.Paradossalmente se prendiamo tutte le categorie di motori nel complesso, gli aumenti del bollo auto 2019 si bilanciano con i risparmi. Infatti i proprietari di vetture di categoria Euro 6 pagheranno un importo da 2,58 a 3,87 euro per Kw a seconda della potenza; le auto di categoria Euro 3 pagheranno un importo da 2,70 a 4,05 euro al Kw. Giungendo alle categorie più basse, troviamo che i proprietari di veicoli Euro 2 pagheranno 2,80 euro al Kw, mentre gli Euro 1 o Euro 0 avranno un balzello di 2,90 e 3,00 euro al Kw.
Quindi, l’escamotage del Governo non accontenta né delude, poiché il loro obiettivo era evitare qualsiasi tipo di aumento del bollo auto 2019. A parità di potenza dei veicoli, quelli meno inquinanti pagheranno un importo inferiore rispetto a chi possiede una vettura obsoleta.