A partire dal 2020 il digitale terrestre cambierà le sue frequenze per permettere all’Internet of Things di diffondersi nella penisola italiana. Per permettere tale fenomeno, quindi, avrà inizio l’implementazione di un nuovo standard denominato DVB T2 che obbligherà gli italiani ad adeguarsi al cambiamento.
In merito a questo ultimo punto, dobbiamo precisare che non tutte le famiglie saranno obbligate ad acquistare un nuovo dispositivo, ma molte tra queste sì.
DVB T2: continuare a guardare i canali Rai e Mediaset comporterà una spesa
Con l’arrivo del DVB T2 gli abitanti residenti in Italia dovranno effettuare una serie di ricerche per capire se il loro dispositivo è in grado di recepire o meno il nuovo codec. Per compiere tale operazione, quindi, sarà necessario consultare il libretto informativo del proprio televisore o effettuare una ricerca sul sito del produttore ufficiale. In linea di massima, secondo quanto riportato da maggiori fonti, le televisioni prodotte a partire dal 2017 dovrebbero supportare senza alcun problema il codec HEVC e il DVB T2.
Per i casi in cui si possegga una tv senza questa configurazione, i proprietari saranno obbligati ad acquistare o un semplice decoder o un nuovo televisore. In merito ai decoder, questi hanno un costo medio di 20/25 euro e al momento dell’acquisto vi consigliamo di optare per uno in grado di recepire il segnale HD.
In merito a come l’implementazione avrà luogo non vi sono ancora sufficienti notizie, ma possiamo confermarvi che entro il 2022 questa dovrà essere compiuta poiché dal 1 luglio le trasmissioni potranno essere trasmesse solo attraverso il DVB T2.