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Negli scatti di Noam Bedein la comunità religiosa ha trovato una correlazione con la fine del mondo teorizzata dal noto profeta Ezechiele.
Il fotoreporter di origine Israeliana, durante il suo ultimo viaggio di lavoro nella regione della Cisgiordania, ha fotografato dei pesci vivi che nuotano nel Mar del Sale.

E’ un fatto bizzarro anche a livello scientifico perché nel Mar Morto le forme di vita non potrebbero esistere a causa della salinità superiore del 37% rispetto al normale. La notizia ha sconvolto intere nazioni e comunità, che preoccupate, hanno iniziato a ipotizzare che l’apocalisse sia imminente. In tutto il globo, sono mesi di ansia e preoccupazione.

L’apocalisse è imminente?

La regione circondante il Mar Morto è dipinta come florida e ricca di vita animale e vegetale all’interno del Libro della Genesi. E’ uno scenario incredibile e totalmente diverso da quello che siamo abituati a vedere oggi. Il cambiamento viene descritto nel Capitolo 19, e la causa viene attribuita alla distruzione delle due città bibliche di Sodoma e Gomorra. Il capitolo reca scritto infatti:

Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte: prima che il Signore distruggesse Sodoma e Gomorra, era come il giardino del Signore, come il paese d’Egitto, fino ai pressi di Zoar “.

Nel Capitolo 47 invece viene spiegato come il ritorno della vita nel lago salato più famoso del mondo indicherebbe l’inizio dell’apocalisse. Il profeta indica la correlazione tra il ritorno dei pesci dal bacino d’acqua di Gerusalemme e l’inizio della fine del mondo.

FONTERepubblica.it
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