La dipendenza da videogiochi è ufficialmente una malattia secondo la World Health Organization. I 194 membri dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità hanno riconosciuto la pericolosità della “gaming disorder” durante la 72esima World Health Assembly.
La nuova malattia sarà ufficialmente inserita all’interno del documento denominato “International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems”. La nuova revisione sarà effettiva a partire dal prossimo primo gennaio 2022.
La dipendenza da videogiochi è descritta
come una serie di comportamenti ricorrenti di mancanza di controllo verso i giochi. A questo si aggiunge anche la sempre maggiore priorità che si da al gioco rispetto a tutte le altre attività quotidiane o interessi diversi. Questo comportamento porta a conseguenze negative nella sfera personale, familiare, educativa e occupazionale.L’OMS ha anche definito l’arco temporale per far si che dipendenza da videogiochi possa essere ritenuta una vera e propria malattia. I sintomi da dipendenza devono essere continuativi e reiterati per almeno 12 mesi.
Le ricerche per approfondire la malattia e sviluppare una definizione dei sintomi più precisa è a ancora in corso. Infatti la dipendenza da videogiochi può influenzare in maniera ancora più pericolosa la salute mentale delle persone.
Ovviamente l’OMS non vuole fare in modo che tutti i videogames vengano banditi. Non si tratta di una guerra alle console ai PC. Piuttosto si vuole evidenziare come i giochi non dovrebbero diventare il centro della vita di una persona. Tuttavia, considerando che ormai la dipendenza da videogiochi è ufficialmente una malattia, c’è bisogno di maggiore attenzione da parte dei giganti del settore.
Bisogna studiare una serie di nuove regole da applicare ai titoli per limitare i potenziali danni sulle giovani menti, magari rivedere il sistema PEGI o rendere le piattaforme di gioco ancora più sicure. Il Parental Control sulle console potrebbe diventare ancora più potente, con la possibilità di limitare il tempo di gioco. Tuttavia, a prescindere dalle varie soluzioni, il buon senso deve essere sempre il miglior alleato di una persona, per prevenire l’insorgere di qualsiasi problema.