La questione smartphone in auto si lega direttamente alle modifiche da attuare al Codice della Strada. La versione dispositiva del 2019 boccia l’uso dei dispositivi elettronici a bordo degli autoveicoli. Siamo ancora alla fase di definizione delle proposte ma qualcosa si sta muovendo. Il Ministero dei Trasporti approva le nuove linee guida che applicano restrizioni più marcate e nuove sanzioni amministrative. Alla Polizia Stradale viene concessa carta bianca per gli interventi di ammonimento contro i trasgressori. Ecco che cosa dobbiamo aspettarci a breve.
Lo smartphone in auto costerà caro
Le statistiche sul numero di incidenti stradali registrano un crescendo di sinistri causati dall’uso improprio degli smartphone al volante. Mandare messaggi su Whatsapp e telefonare mette in pericolo noi stessi e tutti gli utenti della strada. I numeri confermano un trend pericoloso cui le istituzioni rispondono con il pugno di ferro.
Si stabilisce un nuovo piano di intervento per contenere le azioni scorrette. Si parla di ammende pecuniarie il cui limite passa a ben 1647 euro oltre il ritiro istantaneo della patente. Le forze di Polizia non concederanno sconti, applicando difatti alla lettera quelle che saranno le nuove disposizioni vigenti in materia.
A margine di questo piano vi sono alcune buone notizie. Tra tutte spicca quella relativa all’innalzamento del limite massimo di velocità in autostrada che passerà dagli attuali 130 Km/h a 150 Km/h in tratte a percorrenza veloce. A confermare tale modifica c’è stato l’intervento diretto del Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, Massimiliano Dona, il quale ha detto:
“Condividiamo la proposta purché, come previsto nei disegni di legge presentati, resti l’obbligo, in quei tratti, di controllare la velocità media, con sistemi di rilevazione come il tutor e vi sia asfalto drenante. Gli incidenti, infatti, avvengono prevalentemente nelle strade urbane ed extraurbane, rispettivamente 74,6% e 20%, e, anche rispetto al numero dei decessi, nonostante la maggiore velocità, in autostrada le vittime sono l’8,8% del totale, contro il 43,4% delle strade urbane ed il 47,8% di quelle extraurbane. Siccome, però, nel 2017 il numero dei decessi in autostrada è salito dell’8% rispetto al 2016, vi deve essere assolutamente il tutor o strumenti di rilevazione analoghi”
Allo stato attuale è ancora presto per avere una conferma ufficiale su tutte queste integrazioni. Ne sapremo di più nel corso dei prossimi giorni. Intanto si scoprono gli altarini di un sistema di trasmissione per auto elettrica che fa acqua da tutte le parti. Imperversa la questione delle emissioni, di cui abbiamo parlato nel post indicato al link precedente.