Qualche giorno fa, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che l’azienda Apple può essere citata in giudizio da tutti i possessori di iPhone che pensano che l’App Store sia un monopolio.
L’azienda di Cupertino però non ci sta, e ha deciso qualche ora fa di pubblicare un lungo post in cui esprime il suo pensiero. Scopriamo insieme cosa ha dichiarato il colosso.
La Corte Suprema degli USA si è pronunciata contro l’azienda in merito ad una class action iniziata nel lontano 2011 da un gruppo ristretto di utenti, poi aumentati con il passare degli anni. Secondo questi utenti, l’App Store di Apple assumeva il ruolo di un monopolio. La Corte ha infatti stabilito che d’ora in poi gli utenti potranno procedere una causa contro l’azienda per questo motivo.
Cupertino ovviamente non ci sta, ha pubblicato poche ore fa un lungo post, nella sezione dedicata all’App Store all’interno del proprio sito ufficiale, in cui ha parlato ai propri utenti. L’azienda ha voluto raccontare cosa è diventato oggi il proprio Store e di come questi sbagliano a considerarlo monopolistico. La frase più importante del post recita: “In nessun caso l’App Store può essere considerato un monopolio. Ci assicuriamo che le app seguano alti standard di sicurezza, di privacy e sui contenuti
“.L’azienda ha anche voluto mostrare i dati delle applicazioni revisionate settimanalmente, sono 100 mila, di cui 40 mila sono rifiutate a causa di bug o problemi legati alla privacy. Le applicazioni accettate all’interno dell’App Store hanno portato agli sviluppatori un guadagno di oltre 120 miliardi di dollari. Apple ha voluto sottolineare che, più dell’84% delle applicazioni presenti nel proprio Store sono gratuite.