Secondo il New York Times, vi sono molte testimonianze da parte dei piloti della Marina Militare americana circa strani oggetti non identificati nei cieli, conosciuti comunemente con il nome di “Ufo“.
Un pilota di caccia nel 2015 esclamò stupito chiedendosi cosa avesse visto dopo aver osservato una scia luminosa sfrecciare accanto al suo velivolo, precisamente vicino le onde dell’Atlantico. Il noto giornale americano afferma che i primi avvistamenti sono iniziati nell’estate del 2014 e son durati circa un anno. La media riporta numerosi avvistamenti di “ufo” a 30.000 piedi di altezza dal cielo (o 9140 km in altezza). Tali apparecchi non identificati, a detto dei testimoni, raggiungevano velocità indescrivibili.
Gli oggetti in questione erano particolari e il loro movimento nei cieli avveniva come se fossero state delle “trottole” che si muovevano velocemente contro il vento. Un pilota che ha rischiato l’incidente con un oggetto volante non identificato, descrive la “navicella” come una “sfera con il cubo dentro“.
Il pilota Ryan Graves che ha riportato al Pentagono e al Congresso tutte le sue testimonianze circa gli avvistamenti di “alieni“, afferma che le navi spaziali potrebbero essere nei nostri cieli anche per tutto il giorno. Emblematica però la vicenda che lo vide protagonista nell’estate del 2014.
Il tenente ha raccontato ai giornali una vicenda che ha dell’incredibile. Mentre lavorava con il collega Danny Accoin a bordo della Naval Air Station Oceana, i piloti hanno intercettato strani oggetti nei cieli. Sono saliti fino al luogo dal quale proveniva il segnale (ovvero 30.000 piedi da terra) per poi riperdere le tracce un istante dopo. E’ stato in quell’occasione che il comandante ha capito che gli ufo si muovessero a velocità supersonica, con movimenti irrazionali per l’essere umano.
Anche se è bellissimo sognare di non essere soli in quest’universo, al momento non abbiamo alcuna prova concreta circa la presenza di alieni su altri pianeti, ne tantomeno che i loro mezzi di spostamento transitino sopra di noi. Tuttavia il Dipartimento della Difesa non cela il proprio stupore e ha avviato una sezione all’interno della Marina Militare interamente dedicata ai “fenomeni aerei inspiegabili“.