Un programmatore cinese ha affermato di aver creato un algoritmo che, sfruttando il riconoscimento facciale, ha analizzato oltre cento terabyte di video porno di siti come PornHub, sex8 e xvideos ed identificato più di centomila attrici porno confrontando i risultati ottenuti con i volti delle ragazze presenti sui Social quali Facebook, Instagram e Tik Tok.
Un algoritmo che, a ben vedere, viola la privacy delle attrici che scelgono di utilizzare uno pseudonimo per separare la vita privata da quella lavorativa. Accusa, questa, dalla quale il programmatore cinese si è difeso affermando che il database contenente le informazioni rilevate (foto dei volti delle ragazze e i loro nomi associati) è chiuso.
A riportare la notizia è Fu Yiqin, un ricercatore dell’università di Stanford che ha condiviso su Twitter la discussione avuta con il programmatore cinese.
L’algoritmo avrebbe già identificato oltre centomila attrici porno confrontando le immagini provenienti dai video a luci rosse ed i profili dei social network, violando però la privacy delle attrici.
Lo scopo dell’algoritmo? Aiutare i ragazzi a verificare se la ragazza con la quale stanno uscendo abbia mai recitato in un film a luci rosse. Alcuni utenti fanno però notare come tale tecnologia possa essere utilizzata per identificare attrici simili a persone conosciute, generando contenuti fake.
Al programmatore è stato anche chiesto se fosse interessato a realizzare lo stesso algoritmo per identificare gli attori porno, e lui ha risposto di star già valutando l’idea. Tuttavia, prima di consentire l’accesso al database contenente tutte le informazioni, è necessario anonimizzare i dati rilevati.