Il primo trimestre 2019 ha sancito un calo del 2,7% sulle vendite mondiali di smartphone nel comparto dell’elettronica di consumo. È quanto è emerso dal report edito dalla società specializzata Gartner. A trainare il settore al ribasso ci sono i numeri altamente negativi di Stati Uniti e Cina, i quali hanno accusato un calo di vendite del 15,8% e del 3,2%.
Anche in Europa non andiamo meglio, poiché proprio l’Italia trascina il comparto al ribasso con -38,2% rispetto al Q1 2018, seguito da Regno Unito (-15,8%), Spagna (-10,7%) e Francia (-9,5%). I paesi che invece sono in controtendenza sono Austria (+1,1%) e Germania (+26,8%).
Le cause di questo calo sono molteplici, ma è la domanda di smartphone top di gamma a segnato un’importante battuta d’arresto, contro un aumento dei device entry level e medio gamma. La seconda causa risiede nel tasso di sostituzione dello smartphone, poiché gli utenti tendono a rinviare l’acquisto di nuovi device rispetto a prima. Infine, a peggiorare la situazione è il calo della domanda di smartphone utility (cioè apparecchi a basso costo con funzioni entry-level), fiaccata dalla diffusione dei cosiddetti feature phone 4G.
A risentirne di più sono Samsung e Apple mentre Huawei, nonostante tutto, rafforza la sua posizione in seconda piazza sul podio mondiale. E il divario con Samsung, ancora al primo posto, si va fortemente riducendo. Lo raccontano i dati statistici, poiché Huawei ha ottenuto la crescita più alta dell’anno tra i primi cinque al mondo, con un incremento del 44,5% delle vendite di smartphone per un totale di 58,4 milioni di unità.
Huawei: il Ban degli USA non spaventa e le vendite superano Apple
Tuttavia, anche il colosso cinese ha di che preoccuparsi. Se davvero il sistema Google Play Services sarà precluso agli smartphone Huawei, il business della multinazionale cinese subirà una forte battuta d’arresto. E questa prospettiva genera un effetto domino tra gli acquirenti, limitando di fatto le prospettive di crescita di Huawei nel breve termine.
Nonostante un calo dell’8,8% nel primo trimestre 2019, Samsung è comunque rimasta il fornitore numero uno al mondo grazie anche ai risultati di Galaxy S10. Samsung ha inoltre rafforzato le serie A, serie J e la nuova serie M, ma è stata la concorrenza aggressiva dei produttori cinesi a limitarne l’impatto positivo.
Le vendite di iPhone accusano un calo del 17,6% su base annua, pari a 44,6 milioni di unità nel Q1 2019. D’altronde Apple sta affrontando cicli di sostituzione più lunghi in quanto gli utenti fanno fatica a vedere sufficienti vantaggi in termini di valore per giustificare la sostituzione degli iPhone esistenti.
Dunque, non è un caso che nella classifica dei 5 maggiori distributori di smartphone, al quarto e quinto posto troviamo proprio dei brand cinesi come Oppo e Vivo. Quest’ultimo ha scalzato proprio Xiaomi dal quinto posto nel primo trimestre del 2019 vendendo 27,4 milioni di smartphone nel trimestre. Xiaomi ha venduto 200.000 unità in meno.