Dopo aver vietato agli esportatori statunitensi di fornire prodotti ad Huawei, gli USA hanno sospeso il divieto per 90 giorni. Il danno rimane. Ad esempio, Huawei e Google collaborano per Android Q Beta e Google, qualche giorno fa, ha deciso di non rendere partecipe la controparte.
Il gigante della ricerca ha rimosso ogni menzione del marchio Huawei, e dei suoi dispositivi, su Android, programma Android Enterprise e pagine web del programma Android Q Beta. Eppure, le due aziende collaborano per svariati progetti. L’azienda cinese ha iniziato a reclutare partecipanti per testare il nuovo software sui nuovi Mate 20 Pro all’inizio del mese. Ha limitato il reclutamento agli sviluppatori di Google Play dell’Europa centrale e orientale che hanno almeno un’app sul negozio. Gli aggiornamenti della build sono programmati per ogni martedì e giovedì fino al 30 giugno.
Google ha deciso di escludere Huawei da almeno tre iniziative a causa del divieto imposto dagli USA
Non abbiamo visto alcuna discussione sulle interruzioni del programma Android Q Beta a causa del divieto di importazione – fino ad ora, è in vigore dal 15 al 21 maggio – né dagli annunci della compagnia né dai commenti degli sviluppatori. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che quasi tutti, se non tutti i reclutamenti hanno avuto luogo prima dell’azione del Dipartimento del Commercio. Inoltre, Google, a distanza di alcuni giorni, ha nuovamente inserito Huawei tra le aziende partecipi al programma Android Q Beta. Dunque, è stato un provvedimento in realtà provvisorio.
Piuttosto che trovare una soluzione permanente a questo tipo di dinamiche, Huawei sta preparando il proprio sistema operativo per i dispositivi che debutteranno già in autunno. L’azienda cerca disperatamente di mantenere i rapporti con i partner degli Stati Uniti durante il periodo di grazia, con scarsi risultati. Eppure, ciò consentirebbe a Huawei di mantenere i prodotti esistenti oltre a completare gli ordini critici. Superando questa fase potrà passare a parter alternativi.