Marte miliardi di anni fa ospitò la vita, seppur a livello cellulare, ed è probabile che un cataclisma da impatto con un altro oggetto roccioso ne abbia cancellato le tracce. Le ultime frontiere degli studi scientifici sul pianeta ruotano attorno al ciclo dell’acqua ma mai nessuno aveva pensato che un giorno si scoprisse un fenomeno meteorologico totalmente inedito.
Parlando per sommi capi, sul quarto pianeta del Sistema Solare si creano le condizioni per il formarsi di grosse masse di vapore acqueo trattenute in uno stato supersaturo, e in fisica ciò è possibile perché l’atmosfera del pianeta non riesce a trattenere l’umidità. La masse di vapore poi vengono sospinte dai venti del pianeta, disperdendo parte dell’umidità accumulata nello spazio a causa della debole atmosfera marziana.
La comunità scientifica ritiene il fenomeno un’occasione per spingere masse d’acqua sotto forma di vapore verso gli emisferi
che ne sono totalmente privi. Una corrente interna alla comunità ritiene invece che non è possibile, visto che il vapore acqueo supersaturo tende a rimanere allo stato gassoso e si disperde facilmente oltre l’atmosfera.Che la pensiate in un modo o nell’altro, un piccolo tassello mancante nel ciclo dell’acqua marziano è stato svelato. Un fenomeno che ha prosciugato il pianeta per miliardi di anni, mentre gli scienziati non riuscivano a spiegarsi la mancanza di acqua quando ne calcolavano il volume complessivo nel ciclo di Marte.
Il fenomeno per funzionare ha bisogno di una maggior vicinanza al Sole, ovvero quando su Marte l’emisfero australe raggiunge temperature torride. Ciò accade ogni due anni terrestri circa e gran parte del vapore acqueo che corre lungo il pianeta viene disperso a causa della maggiore rarefazione dell’atmosfera.