L’azienda nipponica Sony è balzata al secondo posto nella classifica mondiale dei costruttori di fotocamere. Nel panorama delle camere con ottiche intercambiabili infatti, ha battuto in termini di fatturato, la blasonata Nikon e la storica Pentax. Ora si accinge a rubare lo scettro alla casa produttrice di fotocamere consumer più famose al mondo, Canon.
I risultati positivi sono stati resi possibili grazie alle vendite delle mirrorless full frame e a medio formato APS-C. Di fatto con le reflex, Sony non ha mai avuto i margini di guadagno realizzati invece con le vendite delle ottime A7S, A7S2 per i videomaker e la serie A7R per i fotografi. Secondo le stime degli esperti e degli analisti, il 2018 ha visto crescere per Sony, una quota di mercato pari al 23%, con una crescita del 4% di anno in anno.
Nel 2017 invece la quota era del 19%. Grazie alle innovazioni tecnologiche realizzate da Sony sulle sue mirrorless, l’azienda nipponica ha creato un “gap” fra lei e le altre aziende rimaste indietro nel settore. Attualmente si posiziona al secondo posto dietro Canon.
Basti pensare che le prime mirrorless fullframe Canon e Nikon sono uscite nel 2018, mentre Sony produce sin dal 2014. Se si considerano invece anche le fotocamere compatte (pensiamo al successo planetario della serie RX100) la quota di mercato ottenuta da Sony è cresciuta dal 26% al 29% in soli due anni, ottenendo in tal caso, la prima posizione a livello globale.
Mentre il mercato delle fotocamere in generale, ha subito una contrazione del 7,1%, secondo quanto riportato dalla CIPA (Camera & Immagini Products Association).
Nel settore delle videocamere, Sony è passata da 390 a 300 miliardi di Yen, perdendo circa il 23% rispetto al 2017, pur mantenendo la quota del 29%.