L’asteroide del caos, così è stato definito Apophis, entrerà in contatto con l’atmosfera terrestre il 13 aprile 2029. L’annuncio è avvenuto da parte della NASA durante l’annuale Conferenza sulla Difesa Planetaria. Il corpo extraterrestre sarebbe il più grande che sia mai stato studiato e passerà a soli 31 mila chilometri dal nostro pianeta. Questo gli permetterà di essere visibile dalle coste australiane, ma anche di costituire un pericolo.
La distanza, che potrebbe sembrare tanta, rappresenta invece solo un decimo di quella che intercorre tra la Terra e la Luna. Questo potrebbe essere problematico, considerando la quantità di satelliti e astronavi che operano a quella quota.
Apophis, con i suoi 340 metri, entra di diritto nella lista degli asteroidi più grandi che l’uomo abbia mai studiato. Le sue dimensioni sono infatti paragonabili all’Empire State Building di New York che ne misura 381. Quando entrerà nella nostra atmosfera sarà visibile come un punto luminoso, esattamente come le famose stelle cadenti.
L’apocalittico asteroide prende il suo nome da un antico dio egizio. Apophis è infatti il dio del male, dell’oscurità e della distruzione. Il suo annuncio arriva in concomitanza della regolare Conferenza sulla Difesa Planetaria, alla quale la NASA prende regolarmente parte. Questo evento è realizzato per studiare contromisure contro eventuali impatti di oggetti extraterrestri con il nostro pianeta.
Qualora uno di questi venisse in contatto con la nostra atmosfera, le conseguenze potrebbero essere disastrose, causando in alcuni casi anche l’estinzione. Durante la Conferenza ha espresso il suo giudizio anche la nota scienziata della NASA Marina Brozović, affermando:
“L’approccio approssimativo di Apophis nel 2029 sarà un’incredibile opportunità per la scienza“
Come si evince dalle sue dichiarazioni, lo studio dell’asteroide sarà un occasione importantissima per la scienza. Non capita quasi mai di studiare corpi più grandi di 5 o 6 metri al massimo, che solitamente si disintegrano appena entrati in atmosfera. Apophis potrà essere osservato solo dalle coste australiane, oltre che ovviamente dai sofisticati cannocchiali dell’ National Aeronautics and Space Administration.
Riguardo ai rischi per la Terra, non abbiamo nulla di cui preoccuparci. La traiettoria del gigantesco asteroide viene infatti studiata dal 2004. Il rischio impatto è praticamente nullo, stimato in una possibilità su un milione.