In Francia il giornale QueChoisir ha lanciato un incredibile allarme che coinvolgerebbe le autovetture del gruppo Renault. Stando all’indagine che il mensile ha realizzato, è emersa una problematica gravissima che riguarderebbe ben 400000 vetture.
Il guasto riguarderebbe il motore H5FT, prodotto fino allo scorso anno, il quale è soggetto a rotture a causa di un eccessivo consumo di olio. Renault però non riconosce il problema come un difetto di fabbrica e non vuole pagare i costi per la riparazione.
Il problema però non riguarderebbe soltanto le auto marchiate Renault, ma anche Nissan, Mercedes e Dacia, poiché il motore prodotto dalla casa francese è stato venduto anche ad altre aziende che lo hanno poi modificato e “ribrandizzato”.
Un documento attesta la veridicità della problematica, ma Renault nega
Il tutto sarebbe sorto da una nota interna della casa produttrice francese, finita nelle mani dei giornalisti di QueChoisir. Il documento è datato 5 Giugno 2015 ed è aggiornato al 12 Febbraio 2018. In tale foglio si parlerebbe del problema relativo all’eccessivo consumo di olio, nella fattispecie di casi in cui il consumo è superiore anche al singolo litro per 1000 km.
La note al margine del documento parla di tutti i motori 1.2 a benzina prodotti fino al 12 Luglio 2016. A supporto di tale tesi, interviene anche un rapporto di Dqsc di Febbraio 2016, che conferma il rapido ed inusuale deterioramento delle valvole di scarico in seguito ad un consumo anomalo di olio.
Le spese di riparazione per alcune vetture arriverebbero poi a superare i 10.000 Euro. L’azienda nega la responsabilità di tale problematica, affermando che il consumo d’olio eccessivo trova origine anche in un uso sbagliato del mezzo, nella qualità della manutenzione, nell’obsolescenza del veicolo. Peccato però che in alcuni casi il guasto si sia presentato poco dopo l’acquisto di una vettura nuova.
I richiami per le automobili riguarderanno la Captur, Clio 4,Kadjar, Kangoo II, Mégane III, Scénic III e Grand Scénic III per il gruppo Renault. Dacia invece dovrà richiamare alcuni esemplari della Duster, Dokker e Lodgy; Mercedes la sua Citan e Nissan la “vendutissima” Juke, il Qashqai II e il Pulsar.