Un gruppo di 17 grandi case automobilistiche hanno co-firmato una lettera al presidente Donald Trump chiedendogli di non portare a termine il suo piano per abbassare significativamente gli standard sulle emissioni negli Stati Uniti, secondo quanto riportato da The New York Times e Reuters. La lettera, consegnata oggi, chiama il piano di Trump “insostenibile”.
Trump ha spinto per abbassare gli standard di emissioni per oltre un anno e, anche se potrebbe sembrare intuitivo che i principali produttori di automobili siano contrari, questa lettera è chiara. Il problema è che la California ha standard molto più severi e sta conducendo 17 stati in una causa contro l’EPA anche sulle emissioni.
Questa è la situazione che ha portato a questa lettera, proprio in anticipo rispetto a quello che doveva essere il lancio delle nuove regole nel Rose Garden della Casa Bianca. Queste case automobilistiche non vogliono due serie di regole radicalmente diverse negli Stati Uniti. Invece, stanno sostenendo un compromesso.
La guerra di Donald Trump sta spingendo gli Stati Uniti verso la recessione
In effetti, le stesse case automobilistiche avrebbero anche inviato una lettera al governatore della California Gavin Newsom, sostenendo che volevano una “regola finale sostenuta da tutte le parti, inclusa la California”.
Il Times suggerisce che Trump potrebbe rispondere alla lettera in modo estremo, riferendo che “alcuni funzionari hanno affermato di temere che le critiche dell’industria automobilistica sul rollback di Mr. Trump potrebbero portare il presidente ad imporre tariffe sulle importazioni di auto“. E questo potrebbe aumentare significativamente le possibilità che la guerra commerciale in corso possa spingere l’economia statunitense verso la recessione.