L’addio alle carta di identità tradizionale in favore di quelle in formato carta di credito potrebbe rappresentare un decisivo deterrente per le frodi. Ne è convinta l’Unione europea, poiché il nuovo sistema garantirà requisiti minimi più alti nel tipo di informazioni necessarie a identificare una persona.
In base alle nuove norme diffuse dal Consiglio UE, le carte dovranno contenere “uno schema per la lettura ottica ed essere conformi alle norme minime di sicurezza stabilite dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO)“. Come se fossero dei passaporti, tali carte dovranno includere una foto e due impronte digitali del titolare, registrate in formato digitale. Infine, sulla carta d’identità figurerà, all’interno di una bandiera dell’Ue, il codice Paese dello Stato membro che ha emesso la carta.
Carta di Identità elettronica: la situazione in Italia
La validità delle carte d’identità elettroniche sarà al massimo di 10 anni, ma le nazioni membri del Consiglio UE potranno a loro discrezione rilasciare documenti con un periodo di validità più lungo in base a determinate categorie di cittadini. Resta invece il vincolo di rilasciare ai minori carte con validità inferiore a cinque anni.
L’Italia come gli altri paesi ha tempo due anni per adeguarsi alle nuove norme dopo che il nostro Governo adotterà il regolamento. Le carte di nuova generazione che ono già in possesso dei cittadini non potranno essere rinnovate oltre la naturale scadenza di 10 anni se non soddisfano i requisiti minimi dettati dalle norme UE. Le carte che non soddisfano affatto le norme minime di sicurezza, o non comprendono una zona funzionale a lettura ottica, scadranno invece entro cinque anni.
Per garantire la circolazione e trasmissione dei dati personali forniti sul supporto elettronico, le autorità nazionali dovranno migliorare la sicurezza del microchip senza contatto e dei dati in esso contenuti, in modo tale da non essere oggetto di violazione o di furto.