La vicenda della fatturazione a 28 giorni ha destato scalpore e l’immediato intervento delle autorità competenti in materia. L’Agcom e lo stesso Parlamento si sono mobilitati, affinché fosse varata una legge per impedire questo sopruso da parte degli operatori telefonici.
Il caso è scoppiato a seguito delle lamentele di numerosi utenti, i quali pur avendo sottoscritto un piano mensile, si vedevano addebitati bollette che coprivano in realtà un arco di 28 giorni. Questo implicava che i clienti dovessero andare a corrispondere un importo aggiuntivo per tutti i giorni restanti, che non rientravano in questo lasso di tempo.
Grazie a questo trucchetto, le società di telefonia si sono arricchite alle spalle degli utenti, fino a che le autorità non sono intervenute vietando la tariffazione a 28 giorni.
A seguito di questi illeciti, l’Agcom ha fatto pressione perché gli operatori preparassero per i clienti una misura compensativa. La prima a muoversi in tal senso è quindi Tim, che propone diverse soluzioni.
TIM ha approvato un piano di storno che consente ai clienti di rete fissa (purché risultino attivi da prima del 31 marzo 2018) e che hanno subito il cambio tariffario con l’istituzione delle bollette a 28 giorni di ottenere gratuitamente per sei mesi un servizio premium.
Fino al 31 ottobre 2019, i clienti TIM potranno attivare uno dei seguenti servizi:
Va precisato che chi aderirà a questa iniziativa (chiamando il servizio clienti, recandosi in un centro Tim o attraverso l’app dedicata e attivando l’opzione preferita) non avrà diritto ad alcun rimborso, qualora si riuscisse ad ottenerne l’erogazione tramite la battaglia legale portata avanti da Agcom.