Venerdì 7 giugno Donald Trump se l’è presa via Twitter nientemeno che con la NASA, accusata di spendere soldi in direzioni non condivise dal presidente USA. Secondo il tycoon americano, che affida spesso i suoi pensieri a Twitter, sembra assurdo continuare a parlare di un ritorno sulla Luna, quando piuttosto è meglio concentrarsi su “cose più grandi” tipo uno sbarco su Marte “di cui la Luna è una parte»”.
A parte l’immediata ilarità del mondo alla clamorosa gaffe di Trump sul fatto che Luna e Marte facciano parte di uno stesso sistema stellare, il presidente sembra non essere più in intesa che l’agenzia spaziale NASA quando neanche pochi mesi prima ne aveva benedetto i progetti futuri.
Il tutto infatti va ricondotto all’annuncio della NASA di marzo sul ritorno sulla Luna a partire dal 2024, commentato con giubilo dallo stesso Trump su Twitter un mese fa. Alla luce del suo tweet cosmico è chiaro quindi che tra il presidente e il dirigente dell’agenzia Jim Bridenstine
non corra più buon sangue.Ma c’è anche un altro risvolto che potrebbe aver generato abbastanza confusione nella mente del presidente USA da spingerlo alla gaffe cosmica. Il messaggio di Trump potrebbe aver confuso il fatto che la stessa NASA ha ipotizzato di installare una base di partenza sulla Luna per le missioni in direzione di Marte. Un fatto che se fosse portato a compimento farebbe risparmiare miliardi e miliardi di costi (carburante in primis) che l’agenzia spaziale deve sostenere solo per alzare un vettore oltre l’atmosfera.
Sarà quindi colpa dell’eccessiva sintesi imposta dai social network, nello specifico dei caratteri previsti da Twitter passati recentemente a 280? Purtroppo le parole di Trump sono criptiche e non ci è dato sapere se è una vera gaffe o un semplice refuso di una notizia capita male dal presidente.