Tra gli Asteroidi che hanno sfiorato il nostro pianeta, Apophis è quello che desta più preoccupazione per gli scienziati. Considerate le sue generose dimensioni, si è infatti guadagnato il nome di asteroide del caos. Secondo l’annuncio recentemente effettuato dalla NASA, il primo passaggio intorno al nostro pianeta dovrebbe avvenire il 13 aprile 2029. Sebbene il rischio di impatto in questa data sia molto scarso, fa preoccupare un suo possibile ritorno.
La distanza a cui passerà dalla Terra è infatti esigua e i campi gravitazionali sono molto forti. Questo potrebbe effettivamente deviare la sua traiettoria tanto da renderlo pericoloso nel suo secondo passaggio. Apophis tornerà infatti nel 2068 e potrebbe effettivamente colpire nostro pianeta. La distanza a cui entrerà in contatto con la Terra è di soli 31000 km, quota a cui solitamente operano le stazioni orbitanti. Come anticipato è l’asteroide più grande che sia mai stato studiato così da vicino, vantando un diametro di ben 340 m.
Apophis prende il suo nome dall’antico dio del male egizio. Come annunciato durante la Conferenza sulla Difesa Planetaria, l’oggetto extraterrestre sta creando una serie di preoccupazioni
. Insieme alla NASA si stanno infatti studiando imponenti contromisure per evitare un eventuale impatto. Alla distanza a cui passerà dal nostro pianeta l’attrazione gravitazionale è ancora molto forte, questo potrebbe una deviazione della sua traiettoria.Se si andasse a verificare una collisione verrebbe scatenata l’energia di 2500 megatoni, sufficienti per danni locali devastanti. Si aprirebbe così un imponente cratere di diversi chilometri di diametro e potrebbe causare degli squilibri al nostro pianeta. Tralasciando gli scenari apocalittici, il passaggio di Apophis rappresenta anche un incredibile opportunità per la scienza.
Il noto scienziato della NASA Marina Brozović ha infatti espresso la sua felicità nei confronti degli studi del gigantesco asteroide. Non capita spesso di avere a che fare con oggetti di queste dimensioni. Considerando questo fatto sarà visibile anche ad occhio nudo, purtroppo non dal nostro paese.
Come già anticipato il rischio di impatto calcolato al momento è molto basso, anche se gli scienziati si sono detti preoccupati. Nonostante la traiettoria venga studiata dal 2004 e il rischio impatto sia stimato in una possibilità su 100 mila, potrebbero esserci ugualmente delle sorprese.