Legge ormai dal 1938, il canone Rai è un imposta televisiva a cui tutti gli Italiani, possessori di un televisore, sono assoggettati. Essendo obbligatorio, quindi, il canone Rai rientra in assoluto in tutta quella fascia di imposte fastidiose che gli italiani non vorrebbero pagare. Negli anni passati, infatti, centinaia di migliaia di utenti si sono rifiutati di pagarlo e, in maniera molto poco legale, non hanno versato i bollettini. Negli ultimi anni, però, le cose sono cambiate. Oggi, infatti, è diventato quasi impossibile sfuggire al canone Rai poiché il pagamento quest’ultimo è stato inserito nella bolletta elettrica che paghiamo ogni mese. In alcuni casi, però, è possibile evitare il pagamento e chiederne la sospensione all’Agenzia delle Entrate. Scopriamo di seguito quando e come.
Addio Canone Rai: ecco i casi in cui possiamo sospenderlo e chiedere il blocco del pagamento
Il canone Rai, come abbiamo detto poco sopra, è un imposta televisiva Italiana obbligatoria a cui nessuno più sfuggire. In alcuni casi, però, scrivendo un’apposita lettere all’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere la sospensione di quest’ultimo. Scopriamo di seguito alcuni di questi casi:
- Coloro che hanno un’età pari o superiore a 75 anni e un reddito non superiore a 6.713,98 euro;
- Gli agenti diplomatici (art. 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961);
- I funzionari o gli impiegati consolari (art. 49 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963);
- I funzionari di un’organizzazione internazionale;
- I militari di cittadinanza non italiana e/o che fanno parte del personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze armate della NATO (art. 10 della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951).
Oltre i casi sopracitati, possono sospendere il canone Rai anche tutti quelli che possiedono più di una casa, e che quindi lo pagheranno una solo volta, e coloro che non possiedono un televisore.