Google non è nuova ad iniziative stravaganti che stravolgono il nostro modo di vivere il quotidiano. Con l’intenzione di eliminare la necessità di avere un portafogli pensa ad una nuova app utile per avere carta di identità e patente sul telefono. Ci sta riuscendo mettendo a punto un software che presto consentirà anche l’autenticazione del passaporto ed altri documenti. Scopriamo di cosa si tratta.
Google: la nuova app per includere carta di identità e patente su smartphone
App innovative ne abbiamo in quantità ma alcune, più di altre, perdono di significato di fronte a progetti davvero rivoluzionari. La realizzazione di un ecosistema e-documents richiederà parecchio impegno, ma siamo già sulla buona strada per una trasposizione uno-ad-uno della documentazione cartacea e plastica su smartphone.
La nuova frontiera passa per i cosiddetti Token ID elettronici che altro non sono che i documenti di identità Android. Per passare dall’idea ai fatti si richiede un’attenta analisi di sicurezza per garantire totale immunità ad attacchi hacker esterni mirati al furto dati. La crittografia applicata dovrà raggiungere nuovi standard, attualmente in studio presso i laboratori di sviluppo situi in Mountain View.
Come funzioneranno i documenti di identità Android
L’attuale responsabile di Android Platform Security, Rene Mayrhofer, ha fornito le prime linee guida di intervento a sostegno del progetto. Un’impresa tanto ambiziosa quanto innovativa, per la quale è stato riferito:
“Forniremo API e una implementazione di riferimento di HAL (Hardware Abstraction Layer o strato di astrazione dall’hardware, ndr) per dispositivi Android per garantire che la piattaforma possa fornire elementi costitutivi per applicazioni di sicurezza e privacy sensibile”.
Con ogni probabilità non potremo beneficiare di queste funzionalità prima di Android Q. Saranno le revisioni successive a prevederne, molto probabilmente, le implementazioni. In merito è stato detto:
“Google lancerà una libreria di compatibilità Jetpack che gli sviluppatori di app potranno sfruttare per realizzare software per i vari registri automobilistici o qualsivoglia altra carta, anche se quel tipo di standardizzazione per i viaggi internazionali è ancora più lontano”.
Il traguardo finale sarà una piattaforma digitalizzata per l’archiviazione dei documenti formato elettronico. Tutto sarà accessibile in ogni momento grazie ad un dispositivo secondario che sfrutta la funzionalità Direct Access per scongiurare l’ipotesi di mancato controllo a seguito dello scaricamento della batteria del dispositivo.
I primi modelli a beneficiare di questo sistema saranno sicuramente i Pixel Phone prodotti dalla compagnia, con successivo porting integrativo per tutti i modelli in grado di aggiornare alla nuova versione del sistema Android. Che ne pensate di questa scelta? Spazio ai commenti.