In un mondo sempre più perfetto e pieno di foto dai zero pori, Adobe Photoshop sembra essere il primo strumento utilizzato al mondo… Persino per i selfie nella sua versione Express per mobile. Il ritocco è ormai una parte cruciale del mondo in cui viviamo e gli standard vengono alzati sempre di più per motivi legati alla finzione e non all’immagine della realtà. A seguito di questa nuova moda nata tra gli editor e i giovani comuni, Adobe si è fatto un po’ più in là pensando di generare un tool basato sull’intelligenza artificiale che permette di riconoscere le foto photoshoppate in automatico.
L’intelligenza di artificiale smaschera gli utenti che modificano i propri scatti
Al fine di denunciare le foto false, il team di Adobe ha riservato molto lavoro alla sua AI innovativa. Sebbene il team abbia rivelato che il prodotto non è stato (ancora) pensato per essere immesso sul mercato dei consumatori, sono state molte le considerazioni a riguardo.
In particolar modo, i portavoce della società hanno affermato che: “Mentre siamo orgogliosi dell’impatto che Photoshop e altri strumenti creativi di Adobe hanno avuto sul mondo, riconosciamo anche le implicazioni etiche della nostra tecnologia“, il tutto aggiungendo che “I contenuti falsi sono un problema serio e sempre più urgente“.
Al momento è stato stabilito che il tool si occupa di identificare in principal modo lo strumento “liquify“. Questo permette di modificare i tratti del viso o del corpo in maniera molto efficacie ed efficiente. Cambiamenti che in foto possono essere persino delicati: per questo motivo Adobe ha dovuto un tipo di test intrigante per rilevare sia modifiche drastiche che leggere nei volti.