Chernobyl sta godendo di una popolarità anomala grazie alla serie HBO omonima. Il disastro nucleare più grave del Ventesimo secolo, sito in Ucraina, sta infatti subendo un’impennata del turismo senza precedenti: nel 2018 l’hanno visitata circa 60.000 persone.
Partendo dal centro dell’incidente si contano circa 30 km di distanza per finire sotto la denominazione di “zona di alienazione”. In quest’area si può circolare soltanto sotto autorizzazione ed è vietato vivere o svolgere attività commerciali.
Guarda caso, i frequenti tour turistici organizzati da vari operatori, di un giorno o di più giorni, fanno eccezione. Al che, visto che prevedono una permanenza di alcune ore in una delle zone più contaminate del mondo, ci si chiede se sono sicuri per la salute umana o il dio denaro ha prevalso? I principali operatori turistici che organizzano visite guidate nella zona di alienazione sostengono che una breve permanenza a Chernobyl esponga a meno radiazioni di un viaggio in aereo.
L’unità di misura per calcolare la quantità di radiazioni e i loro eventuali effetti sulla salute sono i sievert
: mediamente un volo aereo ci espone a 0,003 millisievert all’ora, una radiografia a meno, mentre una valore di 100 millisievert è considerata la soglia ultima prima di parlare di rischio per la salute. Ma il risvolto della medaglia è che su cento persone esposte a 1 sievert, in media cinque di loro sviluppano un cancro mortale dopo pochi anni.Ci sono comunque molte raccomandazioni e precauzioni per evitare di assorbire le radiazioni che sono in ogni dove nell’area di Chernobyl semmai voleste visitarla:
Per evitare sessioni cumulative di esposizione rischiosa, le guide che portano i turisti per la centrale fanno delle lunghe pause e check up medici. Dopo l’abbandono da parte degli esseri umani, l’area di Chernobyl se l’è ripresa la natura e si è popolata di molti animali selvatici, dai cervi ai lupi agli orsi bruni.
Un motivo aggiuntivo per visitare l’area.