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Smart Wearables: il bracciale che protegge le donne dagli abusi sessuali

La Tecnologia Smart migliora e semplifica la nostra vita offrendo numerose opportunità di interazione. Non si tratta solo di smartphone e domotica ma anche del nuovo concetto di sicurezza che si avvale di nuovi componenti intelligenti a tutela della nostra salute fisica e psicologica.

L’ultima invenzione viene da una ragazza di 21 anni chiamata Beatriz Carvalho, reduce da un ambizioso progetto condotto nel contesto della missione Lux. Questo è il nome del dispositivo che promette di cambiare radicalmente la vita delle donne. Scopriamolo in anteprima assoluta.

 

Smart Lux: il bracciale salva donne è arrivato

Le donne sono vulnerabili ad ogni genere di sopruso fisico e psicologico. Allo scopo di aiutare il gentil sesso si è posta la soluzione di uno smart wearable che offre sicurezza contro le molestie varie ed eventuali subite nei locali notturni. Si attiva con un solo tocco per gli avvisi agli amici e con due tocchi si illumina attirando l’attenzione dei dipendenti e dei presenti.

Posti angusti come bar e bui locali affollati sono idonei a potenziali aggressori. Grazie a questo nuovo complemento intelligente si offre l’opportunità di segnalare una situazione di pericolo. Lo scopo è quello di tranquillizzare le donne offrendo loro una sorta di ancora di salvezza, così come rimarcato nel commento concesso dal creatore dell’opera.

“Nessuno dovrebbe avere paura di uscire e Lux potrebbe essere ciò che fa la differenza per molti. Potrebbe essere una sorta di ancora di salvezza.”

Il bracciale smart, benché creato per le donne, è perfettamente usabile da chiunque ed in qualsiasi momento. Il suo design minimalista corredato da uno chassis nero passa del tutto inosservato ma non è esime dallo svolgere perfettamente il suo ruolo di dispositivo di sicurezza. Benché ancora in presenza di un prototipo, il suo creatore è fiducioso del suo successo globale e si dice pronto a farlo divenire realtà. Voi che ne pensate? Lasciateci i vostri commenti.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis