Quando sembrava impossibile, il prezzo del Bitcoin è tornato a salire a livelli record, tanto che la criptovaluta più famosa al mondo è tornata stabilmente sopra la soglia dei 9.000 dollari, eguagliando il precedente record toccato l’ultima volta a maggio 2018.
L’effetto Bitcoin ha fatto da volano anche per tutto il restante comparto delle varie criptovalute, le quali seppur con risultati più contenuti hanno fatto sì che il valore complessivo del settore abbia sforato i 280 miliardi di dollari. Analizziamo ora insieme cosa potrebbe aver favorito questa nuova ondata di crescita per le criptovalute.
Gli analisti per ora sono convinti che la frenesia di acquisti nel settore delle monete virtuali sia stata causata dalla prossima emissione della criptovaluta di Facebook, ormai pronta a fare la sua comparsa. Sappiamo ancora poco di questa valuta, il cui nome oscilla tra un generico Global Coin
oppure un più suggestivo Libra. Con ogni probabilità lo sapremo nella giornata di oggi se Facebook lancerà la sua moneta in borsa.
Inoltre, gli analisti hanno registrato in queste settimane un incoraggiante ottimismo sulla possibile adozione delle valute virtuali anche nelle transazioni extra internet. E come ha notato il canale finanziario Bloomberg, gli stessi titoli azionari del comparto digitale hanno reagito positivamente alla criptovaluta di Facebook. Si segnalano performance degne di nota da parte di Remixpoint, Monex Group e Ceres.
Se il denaro istituzionale inizia a confluire nel Bitcoin, allora è qui che andiamo molto più alto. Brett McGonegal, CEO di Capital Link International, a Bloomberg TV.
Come sappiamo, il 2019 si è aperto con prestazioni positive da parte del Bitcoin, che da gennaio in poi ha guadagnato il 130%. Una percentuale destinata certamente a crescere grazie all’entrata in borsa della criptovaluta di Facebook.