Sicuramente negli ultimi giorni avrete sentito parlare di Libra, la criptovaluta presentata dal social network Facebook negli scorsi giorni. Il progetto è stato presentato da Mark Zuckerberg qualche giorno fa ma il lancio ufficiale è atteso per il 2020.
Vi ricordo che Libra ha l’obiettivo di essere una criptovaluta stabile, che si appoggia ad una moneta reale come il dollaro, sterlina ed euro. Nelle ultime ore però gli Stati Uniti si sono pronunciati in modo negativo riguardo a questo progetto.
La criptovaluta Libra, presentata solo qualche giorno fa, ha incontrato già un ostacolo nel suo percorso. La Presidente della Commissione Servizi Finanziari alla Camera USA, Maxine Waters, ha chiesto che la piattaforma fermi lo sviluppo della criptovaluta. In una nota ha dichiarato: “possiede dati su miliardi di persone e ha ripetutamente dimostrato di ignorare la protezione e l’uso attento di questi dati. Ha anche esposto gli americani ad account falsi e maligni di attori cattivi, inclusa l’intelligence russa e trafficanti transnazionali
“.Il colosso guidato da Mark Zuckerberg sta al momento trattando con la Federal Trade Commission per una presunta violazione di un accordo sulla privacy degli utenti. Questo potrebbe costargli miliardi di dollari. Waters ha successivamente aggiunto che il mercato delle criptovalute è privo di un framework regolatorio “per fornire protezioni forti a investitori, consumatori ed economia”.
Infine ha concluso dicendo che: “Alla luce di problemi passati del gruppo, chiedo a Facebook di accordare una moratoria a qualsiasi passo avanti nello sviluppo della criptovaluta fino a quando il Congresso e i regolatori avranno avuto l’opportunità di esaminare queste questioni e compiere azioni” . Il repubblicano Patrick McHenry ha invece commentato: “Sebbene questa tecnologia prometta grandi cose nel promuovere l’inclusione finanziaria e nell’accelerare i pagamenti, specialmente nel mondo in via di sviluppo, sappiamo che ci sono tante questioni aperte sull’obiettivo e la portata del progetto e come si adeguerà al framework regolatorio finanziario globale“.