Renault in questi giorni si trova ad essere coinvolta in un nuovo scandalo che l’ha vista protagonista a causa di un guasto ad uno dei suoi motori 1.2 a benzina. E’ emerso infatti che il difetto coinvolga ben 400.000 vetture appartenenti al suo marchio.
Secondo il mensile QueChoisir che ne ha rilevato il problema, sembra che il tutto derivi da un consumo anomalo di olio nei motori H5FT di casa Renault, e in molti casi porterebbe alla rottura definitiva del motore e quindi dell’automobile. Secondo le indiscrezioni Renault sembra si stia rifiutando di riconoscere il problema, portando gli utenti a lamentarsi contro l’azienda gridando allo scandalo.
400.000 automobili difettose ma Renault non riconosce la propria colpa. Cosa faranno adesso gli utenti?
Secondo QueChoisir, il difetto sembra non appartenere soltanto alle auto del gruppo Renault, ma anche alle auto che montano il motore dell’azienda francese, pur appartenendo ad altri Brand.
Il motore abbiamo osservato essere l’H5FT prodotto fino allo scorso anno, un 1.2 a benzina che a causa di un problema nell’erogazione e distribuzione dell’olio, porta alla rottura definitiva della macchina con ingenti danni a carico. Renault di contro, si è dichiarata non colpevole, non riconoscendo il problema e lasciando gli utenti “appiedati”, considerando che i danni in molti casi, superano anche i 10.000 Euro.
Le auto colpite fanno parte del gruppo Renault, Dacia, Nissan e perfino Mercedes. Parliamo di auto come Mégane, Scénic III e Grand Scénic III, Clio4, ma anche Duster, Lodgy, Dokker, Citan, Juke, Qashqai e Pulsar. La risposta della casa francese è stata la seguente, arrivata mediante un comunicato stampa:
“ ..un consumo di olio… considerato superiore al normale consumo di un motore, può trovare la sua origine in diverse cause. Dall’ obsolescenza / usura, manutenzione casuale, qualità degli oli, tipi di tubi, ecc ”.
Sembra evidente come Renault non voglia assumersi la responsabilità di un problema che colpisce sia le auto vecchie come le nuove, dove l’usura e l’obsolescenza non dovrebbero esistere.