dvb t2

I canali Rai e Mediaset cambieranno presto le loro frequenze, le quali senza un nuovo dispositivo (in alcuni casi) saranno impossibili da recepire. A partire dal prossimo anno, infatti, avrà inizio l’implementazione del nuovo standard per il digitale terrestre denominato DVB T2. A tale avvenimento ogni utente che dispone di un dispositivo dovrà effettuare un’operazione ben precisa o, a partire dal primo luglio del 2022 non potrà più guardare la televisione italiana.

DVB T2: ecco cosa fare per essere pronti al suo arrivo

Il nuovo standard del digitale terrestre approderà nel nostro territorio per un motivo in particolare ossia liberare le attuali frequenze a favore del 5G. A differenza di questo ultimo però, il DVB T2 non rappresenterà una scelta per l’utente, ma bensì un’imposizione.
Come già detto prima, se una persona deciderà di non adattare il proprio dispositivo alle nuove frequenze, rimarrà senza segnale.

Per effettuare tale operazione, quindi, sono previste tre soluzioni diverse:

  • la prima soluzione è rappresentata dall’acquisto di una televisione nuova e supportante il DVB T2; questa scelta è riservata agli utenti che non voglio seguire la seconda alternativa e vogliono effettuare direttamente un upgrade del dispositivo;
  • la seconda soluzione è rappresentata dall’acquisto di un semplice decoder da affiancare al già in posseduto televisore;
  • la terza soluzione è rappresentata dalla semplice risintonizzazione dei canali. 

L’ultima alternativa, precisiamo, non è per tutti ma bensì solo per gli utenti in possesso di un televisore fabbricato dopo il 2017. A partire da quell’anno di riferimento, infatti, i dispositivi sono stati prodotti supportando già il codec HEVC.

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