L’azienda americana Boeing si è resa protagonista inconsapevolmente di ulteriori problematiche a causa dei terribili incidenti aerei che hanno portato numerosi morti e un crollo finanziario per la casa produttrice.
Parliamo dei disastri aerei avvenuti in Indonesia, Etiopia e recentemente anche in Florida. Ultimo ma non per importanza, il guasto legato ad un lotto di lamelle alari difettose montate sul 737 Max e sul 737 NG.
Il Boeing 737 Max si è reso però colpevole degli incidenti a causa di un problema al sistema anti-stallo MCAS che ne ha comportato per i piloti l’impossibilità di prendere il controllo dell’aeromobile. A causa di tale problematica, Boeing è arrivata sull’orlo della crisi.
La multinazionale Iag, collettivo di varie compagnie, conferma l’ordine di oltre 200 aeromobili di casa Boeing, nello specifico del 737. Alla stampa non è sfuggita la mancanza del suffisso
“Max“. Secondo i giornalisti sembra che l’azienda abbia voluto cambiare nome, ma il portavoce non si è espresso a riguardo. Le uniche parole trapelate sono state le seguenti:“Siamo aperti a ogni tipo di suggerimento da parte dei nostri utenti. Al momento non abbiamo in mente di cambiare il nome del 737 Max”.
Il nuovo nome per il velivolo incriminato sembra che derivi da un’idea di Donald Trump in persona, mentre intanto il CEO di Boeing, Denis Muilenberg, è impegnato nel dichiarare le sue colpe relative agli incidenti del 737 Max 8 con la stampa. Dopo le ultime problematiche infatti, la nuova politica del dirigente di Boeing, è quella di una maggior trasparenza nei confronti degli utenti e delle compagnie aeree partner.