In attesa del ritorno della Serie A e della Champions League, i palinsesti di Sky in estate saranno occupati dalle fasi conclusive del Mondiale femminile, dalla Formula 1 e dall’imminente torneo di Wimbledon. Purtroppo per Sky, anche nei mesi estiva continua la concorrenza sleale della tecnologia IPTV, quel sistema che viene anche chiamato come “pezzotto”.
Stando a quelle che sono le ultime indagini oltre due milioni di persone hanno scelto di vedere i canali satellitari attraverso l’IPTV. D’altronde la convenienza del pezzotto ha origini squisitamente economiche. Gli utenti possono avere un unico grande pacchetto con i contenuti targati Sky, DAZN e Netflix ad un costo medio che si aggira sui 10 euro ogni trenta giorni.
Le differenze con Sky e con le altre tecnologie legali però sono enormi. Come evidenziato a più riprese, l’IPTV è in grado di garantire affidabilità ai suoi seguaci con continue mancanze di segnale unite ad una pessima qualità delle immagini.
Da non sottovalutare poi anche il problema giuridico. Per le attuali normative italiane, chi si avvale dell’IPTV rischia una multa con valore medio di 10mila euro. In alcuni casi inoltre può essere anche prevista la reclusione. Considerati i rischi, consigliamo sempre di avere un abbonamento legale per le le tv a pagamento.