Sin dalla loro primo arrivo sul mercato gli smartphone di ogni genere hanno sempre emesso radiazioni e, tutt’oggi, continuano a farlo. Anche se può sembrare una bufala o addirittura una cospirazione contro i big della tecnologia, in realtà questo delle radiazioni è un problema serio e reale che non deve essere sottovalutato. Diversi studi, infatti, hanno confermato che questo fenomeno è presente in migliaia di Device e va tenuto sotto controllo poiché, in casi estremi, potrebbe causare gravi danni al nostro organismo.
Ormai, grazie all’aiuto delle ricerche scientifiche, sono assodati i rischi derivanti dalle radiazioni emesse dagli smartphone. Purtroppo, però, continuano a circolare online delle fake news che creano soltanto disinformazione e allarmismo tra gli utenti. Cerchiamo, oggi, di fare chiarezza qui di seguito.
Prima di parlare dei veri effetti delle radiazioni emesse dagli smartphone, è importante smentire alcune false leggende. Le suddette radiazioni sono di tipo non ionizzato. Ciò implica che a differenze dei raggi Gamma e dei raggi X, non possono in alcun modo provocare nè mutazioni genetiche nè altre malattie gravi come i tumori. Il rischio a cui si va incontro con le radiazioni degli smartphone è completamente un altro. Nel caso di esposizione prolungata questo tipo di fenomeni può provocare un surriscaldamento anomalo dei tessuti muscolari fino ad arrecare seri danni al nostro corpo.
Negli ultimi anni, per evitare il peggio, è intervenuta sul problema l’Unione Europea, che ha imposto ai produttori di smartphone (Huawei, Apple e Xiaomi incluse) un limite sui valori SAR dei dispositivi prodotti. Tale, infatti, non deve superare i 2 watt per chilogrammo.