La maggior parte delle volte in cui Linux viene trascinato sotto i riflettori è quando ci sono
bug di sicurezza che ricordano alla gente come Linux gestisce il mondo dietro le quinte. Questa volta, tuttavia, la polemica è ironicamente basata su uno dei punti più deboli del sistema operativo: i giochi.
Uno sviluppatore di Valve ha appena “annunciato” su Twitter che la società lascerà il supporto per le versioni future di Ubuntu e, come previsto, ha portato gli utenti Linux in un leggero panico.
Steam non abbandona gli utenti Linux
Steam gira su una vasta gamma di distribuzioni Linux, ma ha avuto una relazione particolarmente stretta con Ubuntu. A livello tecnico, il suo set di librerie “Steam runtime” è basato su Ubuntu. Ora Canonical, creatore e proprietario di Ubuntu, ha appena tirato fuori il tappeto da sotto Steam e un paio di altri programmi importanti.
Canonical ha recentemente annunciato che stava lasciando cadere il supporto per i pacchetti a 32 bit a partire da Ubuntu 19.10 in ottobre. Questo rispecchia una mossa che Apple ha fatto qualche anno fa, ma ha dato agli sviluppatori il tempo di aggiornarsi.
Mentre la stragrande maggioranza del software Linux potrebbe andare avanti con pochi problemi, presenta un compito quasi insormontabile per giochi e programmi Windows eseguiti su Linux tramite il WINE.
Un gran numero di giochi sulla libreria di Steam, inclusi quelli compatibili con Linux, sono programmi a 32 bit. Su Linux, sono in grado di funzionare su 64-sistemi bit grazie alla presenza di librerie a 32 bit. Facendo cadere il supporto per quelle librerie, Canonical sta praticamente sbattendo la porta su Valve e WINE.
Poiché questi giochi e il software proprietario non possono essere semplicemente ricompilati per i sistemi a 64 bit, specialmente se non sono più sviluppati attivamente, non verranno mai eseguiti su un unico mondo a 64 bit.
Canonical chiarisce che non stanno abbandonando del tutto il supporto per le librerie a 32 bit. Stanno, invece, semplicemente “congelando” quelle librerie nella versione in cui si trovano a partire da Ubuntu 18.04 LTS. Ciò significa praticamente che non riceveranno più aggiornamenti ma che potrebbero comunque essere spediti nelle versioni future di Ubuntu. Per quanto tempo, nessuno sa ancora a questo punto. Non è ancora noto se sarà sufficiente per Valve e WINE.