Marte è probabilmente divenuto abitabile già 4,2 miliardi di anni fa, cioè ben prima di quanto precedentemente stimato nelle teorie scientifiche accettate. La datazione riveduta ricolloca quindi l’inizio della vita sul pianeta rosso a ridosso della fine del cosiddetto “Intenso Bombardamento Tardivo” di asteroidi giganteschi che ha interessato il Sistema Solare Interno.
In pratica, i primi microorganismi si sarebbero sviluppati circa 500 milioni di anni prima delle più antiche forme di vita sulla Terra, segno che su Marte il processo è avvenuto ma prima del previsto. Purtroppo, come si sta cercando di capire, sembra che il pianeta fosse un mondo simile all’evoluzione della nostra Terra prima che un protopianeta (forse proveniente dalla fascia di asteroidi) entrasse in collisione.
Un po’ come successe alla Terra nello scontro con la sua nemesi Theia che diede inizio alla formazione della Luna, Marte dallo schianto avrebbe però avuto la peggio perdendo parte della sua conformazione originale con grossi disastri al magnetismo del nucleo e all’atmosfera.
Marte abitabile già 4,2 miliardi di anni fa: ecco le ultime novità
Il team di ricerca internazionale che ha scoperto la nuova datazione della vita su Marte vede coinvolta l’Università dell’Ontario Occidentale, i colleghi del Royal Ontario Museum, l’Università di Portsmouth, il Johnson Space Center della NASA è stato coordinata dal professor D.E. Moser.
Il docente canadese ha analizzato i minerali più antichi rinvenuti in alcune zone meridionali del Pianeta rosso, ovvero zirconi e grani di baddeleyite sottoposti a tecniche di microscopia elettronica e tomografia. Così facendo, gli scienziati hanno dimostrato che “questi minerali non sono stati sottoposti a pressioni e temperature enormi come ci si aspetta dalla caduta continua di asteroidi giganteschi“.
Le prove di questa attività cellulare sono ricercate attivamente dal rover Curiosity della NASA, in attesa che tra una ventina d’anni ci sarà lo sbarco degli uomini sul pianeta.