I ballot screen di Android sono in fase di rollout per tutti gli utenti, concedendo finalmente la possibilità di scegliere in autonomia un motore di ricerca e il browser per la navigazione in Internet da impostare di default che non sia Google Chrome.
Possibilità che è stata concessa in seguito alla sanzione stabilita dalla Commissione Europea, che ha accusato il colosso di Mountain View di aver imposto alle aziende produttrici di smartphone (e non solo) di preinstallare Google Search e Chrome sui dispositivi da loro prodotti come condizione necessaria per avere la licenza relativa a Google Play.
A Google è stato poi imposto l’obbligo di offrire agli utenti Android la libertà di scegliere a quale motore di ricerca e a quale browser affidarsi per la ricerca delle informazioni online. Ed ecco le soluzioni proposte.
Per quanto riguarda il motore di ricerca, gli utenti Android possono adesso affidarsi ad una delle seguenti alternative (che non sia Google): DuckDuckGo, un motore di ricerca che punta soprattutto alla privacy e alla sicurezza degli utenti; Qwant, che garantisce la non profilazione degli utenti a fini di advertising; Bing, il motore di ricerca di casa Microsoft integrato con tutto l’ecosistema Windows; ed Ecosia, a sostegno delle campagne ambientaliste, e il cui 80% dei ricavi viene destinato a progetti di riforestazione nel mondo.