Causa il nuovo 5G cambiano le frequenza di trasmissione che spianano la strada ad un cambiamento epocale. Tutti i canali saranno in alta definizione e per vederli avremo bisogno di decoder aggiornati o nuovi televisori. Tutto questo implicherà una spesa che cresce all’aumentare del numero di dispositivi obsoleti che non possono permettersi un decoder DVBT2 di ultima generazione.
Scoprire se sia o meno necessario predisporre l’acquisto di un nuovo sistema di sintonizzazione per la TV è semplice. Se abbiamo un apparato recente non c’è da preoccuparsi. Tutti i televisori prodotti e venduti a partire dal 2015 sono compatibili con DVBT2
. Negli altri occorre fare una verifica.La verifica passa direttamente per il nostro televisore o eventualmente per il decoder esterno acquistato in negozio. Andiamo nelle Impostazioni e risintonizziamo i canali aggiornando la lista. Compariranno i nuovi canali HD. Apriamone uno e scopriamo se si vede. Se la risposta è sì allora significa che non avremo problemi per il futuro. In caso contrario dovremo cambiare decoder e TV.
Per fortuna il passaggio non sarà in nessun caso traumatico. Se abbiamo più di un televisore vecchio modello dobbiamo prevedere l’acquisto di decoder separati per ognuno di essi. La nuova direttiva per l’agevolazione fiscale viene in aiuto dei bisognosi. Per aggiornare a DVBT2 avremo a disposizione dei rimborsi che variano in relazione alla fascia di reddito ISEE dichiarata.
Presentando istanza di rimborso tra il 15 novembre 2019 e il 31 dicembre 2022 si ottengono da 25 a 50 euro secondo lo schema che segue:
Tali sconti valgono per acquisti completati online o in negozio fisico e per apparecchiature ad uso esclusivo televisivo. Rientrano perciò in questa categoria non solo i normali decoder per il digitale terrestre ma anche le apparecchiature di tipo satellitare DVB S2 e tivùsat.