La Grande Piramide di Giza è la più antica e la più imponente delle sue sorelle del complesso di Giza in Egitto. Classificata in antichità come una delle sette meraviglie del mondo antico, oggi è l’unica rimasta e sarebbe anche la più antica. Tra i vari misteri custoditi dalla costruzione, però, uno è il segreto più intrigante. Questo, in particolare, fa riferimento a come sia stata costruita la piramide, modalità che ancora oggi rende gli archeologi e gli scienziati perplessi.
Attraverso il programma “Great Pyramid of Egypt: The New Evidence” di Channel 4 è stato rivelato che presto gli archeologi intraprenderanno delle nuove ricerche. Durante la sua messa in onda, in particolare, i ricercatori hanno affermato che: “Ottenere 170.000 tonnellate di calcare di alta qualità per rivestire la piramide era la più grande sfida di Khufu“ e che “Nessuno ha mai saputo con certezza quanta pietra sia stata portata a Giza per completare la costruzione in poco più di un quarto di secolo“.
Secondo tali informazioni quindi, per costruire tale Piramide il popolo si servì di una flotta navale utile ad effettuare gli spostamenti di calcare da Torah, un luogo poco distante dalla Piramide di Giza, al complesso. A confermare questa realtà, oggi, sono dei test effettuati su delle travi di legno ritrovate in un pozzo nel 1954. Grazie ai moderni metodici tecnologici è stato stabilito che quel semplice legno in realtà costituiva una trave di un’imbarcazione. “Secondo la nostra analisi, questo è un prodotto del 2.600 a.C.“, ha detto il capo dei ricercatori, Eissa Zidane, asserendo inoltre: “Questo è lo stesso periodo delle piramidi di Khufu, quindi sappiamo che è la barca del re Khufu“.