Nel 2007 gli scienziati erano stati raggiunti da una serie di segnali radio dallo spazio con un origine sconosciuta. Questi erano stati intercettati per alcuni millesimi di secondo, per poi scomparire senza dare modo di capirne la provenienza. Questo mistero ha attanagliato gli astronomi per anni ma finalmente potrebbe essere stata scoperta la soluzione all’inquietante mistero.
Inizialmente erano state vagliate una serie di possibili ipotesi tra cui un esplosione di una stella o una comunicazione di un astronave aliena. Recentemente però queste sembrerebbero state smentite dalla rivista Science. L’autore della ricerca sarebbe Keith Bannister, che avrebbe affermato:“Questo è il grande passo avanti che il settore stava aspettando da quando gli astronomi hanno scoperto esplosioni radio veloci nel 2007“.
I segnali rilevati sarebbero stati denominati “veloci raffiche radio“ e proverrebbero dall’esterno della galassia, precisamente a 4 miliardi di anni luce da noi.
La causa dei segnali sarebbe stata un esplosione proveniente dall’altra parte dell’universo. Questa scoperta è stata possibile grazie ad i 36 telescopi dell’Australian Square Kilometer Array Pathfinder. In particolare l’onda radio FRB 180924 proverrebbe da una galassia simile alla nostra Via Lattea.
Solo due anni fa, nel 2017 altri telescopi sono stati in grado di captare una serie di segnali simili. Si tratterebbe in particolare del Very Large Telescope e delGemini South in Cile. Nei due casi i segnali captati sono risultati diversi. Nel primo caso l’impuso è stato denominato FRB 121102 e avrebbe come origine una galassia nana a circa 3 miliardi di anni luce di distanza.
Secondo Bannister, il periodico ripetersi di questi scoppi sarebbe del tutto normale. Nello specifico ha affermato:“L’evidenza indica certamente agli FRB che vivono in una vasta gamma di ambienti: in questo senso, non sorprende che le loro proprietà di scoppio, sia che si ripetano o meno, possano variare ampiamente“
Purtroppo per gli scienziati il segnale rilevato è troppo lontano dal nostro pianeta per determinarne con precisione la provenienza. Bannister non ha tuttavia escluso la possibilità che si tratti di segnali provenienti da altre forme di vita extraterrestre.