Da un po’ di tempo ci siamo accorti di un fatto leggermente increscioso riguardo alle auto elettriche e quelle ibride: non fanno quasi alcun rumore mentre sono in strada. Il che potrebbe essere piacevole per gli abitanti dei quartieri trafficati delle metropoli, ma il discorso cambia radicalmente quando i pedoni attraversano le strade. Per questo l’Unione Europea ha deciso d’introdurre un rumore obbligatorio emesso da queste auto.
Se per attraversare la strada ci affidiamo al solo udito perché magari distratti dallo smartphone, i veicoli elettrici o ibridi di fatto non producono rumore. Pertanto i pedoni rischiano seriamente di rimanere investiti sulle strisce pedonali, figuriamoci negli attraversamenti improvvisati.
Il rumore obbligatorio è legiferato dalla normativa UN 138, la quale obbliga i costruttori di auto elettriche o ibride a dotare i loro modelli dell’AVAS: un emettitore di un suono artificiale di minimo 50 decibel quando il veicolo procede sotto la velocità di 20 km/h. Quindi, questo segnalatore renderà udibile agli altri utenti della strada il sopraggiungere di un veicolo che marcia a zero emissioni.
Il volume dell’AVAS cresce proporzionalmente alla velocità dell’auto, anche se comunque non potrà superare i 75 decibel: tutti questi valori sono misurati a una distanza di 2 metri dalla vettura. È importante notare che il guidatore non potrà disattivare il dispositivo il quale, tuttavia, si spegnerà automaticamente una volta che l’andatura dell’auto non produca altri rumori involontari rendendo superfluo l’AVAS.
Da luglio, la presenza del rumore su queste auto è obbligatoria per tutte le vetture da immatricolare, ma entro il 2021 sarà anche estesa ai veicoli green già in circolazione con effetto retroattivo. E questa volta non è solo l’Europa a fare virtuosismi, poiché anche gli Stati Uniti hanno deciso d’introdurre una misura simile su consiglio della NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration).