Internet è da sempre stata la casa di discorsi non esattamente discreti. L’avvento dei social network ha facilitato l’aggregamento di gruppi con idee più rumorose di altre, per usare un eufemismo. Si tratta di problema diffuso dovunque che fa sul lungo periodo causa dei danni non da poco. Nel tentativo di evitare tutto questo la Francia ha intrapreso un percorso legislativo abbastanza definitivo ovvero obbligare le varie compagnie che gestiscono i social, come Facebook, di cancellare tutti i commenti, pagine e gruppi che si basano sull’incitamento all’odio.
Attualmente la parte bassa del parlamento francese, la nostra camera per intenderci, ha approvato una legge sulla regolamentazione di Internet la quale contiene proprio questo aspetto sui contenuti “odiosi”. Se anche anche la parte alta confermasse tale votazione allora la rimozioni dovrà essere immediata, addirittura entro 24 ore
appena. Sebbene questa legge potrebbe risultare condivisibile, l’applicazione potrebbe non avere gli effetti sperati oltre al fatto che potrebbe non avverarsi.
La multa prevista per la mancata rimozione è di 1,25 milioni di euro, una enormità per una persona comune, un’inezia per un colosso come Facebook. Già la Germania ci ha provato all’inizio dell’anno e sebbene la multa in quel caso era prevista per essere di 50 milioni di euro, un incentivo un attimo più grande, il social network non è riuscito nel proprio intento. La multa alla fine è arrivata sulla scrivania di Mark Zuckerberg, in modo metaforico ovviamente, solo che era di 2 milioni di euro; un tantino ridimensionata.