Durante il G20 di Osaka Trump ha fatto delle affermazioni che hanno fin da subito cambiato le carte in tavole per quanto riguarda la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Purtroppo il Presidente degli Stati Uniti è noto nel fare affermazioni che poi non trovano un fondamento nelle azioni del governo statunitense e sembra proprio che anche in questo caso sta accadendo la stessa cosa. Ovviamente Huawei alle parole del POTUS è andata in fibrillazione, ma in poco tempo si sarà calmata aspettando le giuste ufficialità.
Ormai è passata una settimana e il destino del colosso cinese non sembra essere cambiato più di tanto. Potrebbero non sembra troppi giorni per una cosa del genere, ma quando il governo statunitense ha inserito Huawei nella lista nera, le varie ufficialità sono arrivate nell’immediato. Per esempio, Google ci ha messo due giorni a tagliare i legami con il proprio partner d’oltre oceano. Ci si aspettava una velocità del genere anche nei ristabilirli, ma così non sta avvenendo.
Huawei e la guerra commerciale: non è ancora finita
Apparentemente Reuters ha intercettato una mail proveniente dal vicedirettore dell’Ufficio per le Esportazioni, del Dipartimento di Sicurezza e del Commercio. In tale documento si afferma che Huawei è ancora inserita nella lista nera e che quindi tutte le esportazioni verso tale destinatario sono bloccate. Fino a qualche giorno fa si millantava che almeno i produttori di chip avrebbero potuto tornare a commerciare, ma così non è. Tutta questa situazione non fa bene al mercato e le parole di Trump hanno solo reso tutto più caotico di quanto non fosse prima.