Come già spiegato in diversi articoli, da ieri è successo qualcosa che finora ai più era sconosciuto ovvero il Giappone ha smesso di pagare per le azioni commesse durante la seconda guerra mondiale. Consuetudine è che quando si perde una guerra poi bisogna pagare e tra gli accordi ottenuti tra quest’ultimi e la Corea del Sud c’era l’esportazione di alcuni elementi rari. Dal 4 luglio questo obbligo è finito e la decisione del governo nipponico è quella di ridurre drasticamente la fuoruscita dal paese di sostanze come il poliimmide fluorurato, resine e acido fluoridrico ad alta purezza.
Avere quasi un regime monopolistico, si parla del 90% della produzione mondiale nel primo caso e del 70% nel secondo, sta favorendo ovviamente il Giappone. Il desiderio di quest’ultimo è sicuramente quello di guadagnare di più da questo tesoro e finché le varie parti non troveranno un accordo allora Samsung e LG potrebbe avere dei problemi. Problemi in cosa? Nella produzione di pannelli OLED e quindi tutti i produttori che si affidano a tali compagnie avranno qualche difficoltà nel futuro più prossimo.
Samsung, LG e la produzione di display OLED per smartphone
Le due compagnie sudcoreane sono delle esperte nella produzione di questi display tanto che aziende come Apple e Huawei si rivolgono direttamente a loro. Non esistono alternative valide al momento e comunque l’unica giapponese che ci si avvicina è Japan Display la quale però non è pronta per produrre display per smartphone. La situazione sta già diventando calda tanto che il governo stesso della Corea del Sud si è rivolta all’Organizzazione Mondiale del Commercio: “Spiegheremo ai principali paesi l’ingiustizia dell’azione giapponese e il fatto che questo viola il principio del libero scambio.“