Lo scorso 3 luglio 2019, come ormai tutti saprete, il social network Facebook insieme ai fratelli minori WhatsApp ed Instagram, ha subito un down durato parecchie ore.
Oggi, a distanza di qualche giorno possiamo comunicarvi che il down in questione ha svelato come la piattaforma analizzi le nostre foto senza che possiamo rendercene conto. Scopriamo insieme i dettagli.
Durante il blackout dello scorso 3 luglio 2019, tutti gli utenti connessi al social network blu, hanno visto comparire sulla propria bacheca dei box grigi accompagnati da descrizioni tipo “la foto può contenere un uomo e una barba” oppure “la foto può contenere una pianta e un cielo stellato“, senza che la foto venisse mostrata agli utenti.
Queste sono delle etichette stabilite dall’intelligenza artificiale
dell’azienda di Menlo Park, che è in grado di analizzare le foto in ogni dettaglio. L’intelligenza artificiale è quindi in grado di valutare soggetti, oggetti e scenari, per poi affibibare loro un “tag”. The Verge ha scritto: “Questo è il modo in cui la nostra vita appare a un computer“. La testata ha anche sollevato due problemi.Il primo è che non è noto se il sistema venga sfruttato per effettuare della pubblicità mirata, il secondo è relativo alla privacy di noi utenti, inconsapevoli delle informazioni che la piattaforma estrapola da una sola fotografia. Vi ricordo che, il social network per allenare i propri algoritmi a riconoscere certi soggetti, oggetti nelle foto, utilizza i nostri scatti, quelli che pubblichiamo sulla piattaforma.