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L’IPTV rappresenta la più grande minaccia per le televisioni a pagamento attive in Italia. Disponibile al grande pubblico da qualche anno, è in questa stagione 2018/2019 che il cosiddetto pezzotto ha fatto il pieno. Dalle ultime rilevazioni si evince che oltre due milioni di persone hanno scelto la via streaming illegale per il loro intrattenimento televisivo.

Alla base di questo successo c’è un fattore squisitamente economico. A differenza di Sky, DAZN e Netflix, il pezzotto offre tutti i contenuti del piccolo schermo al costo medio mensile di 10 euro.

 

L’IPTV, tutti i rischi che si nascondono dietro lo streaming illecito

Anche se tutto sembra molto conveniente, il sistema IPTV ha grandi zone d’ombra. Ad esempio, una delle differenza con Sky è l’affidabilità. Con il pezzotto sono molto frequenti le carenze di segnale ed inoltre, la qualità delle immagini trasmesse è a dir poco insufficiente.

I pericoli più grandi comunque restano quelli con la legge. Dalle normative vigenti coloro che sfruttano il sistema dello streaming illegale possono ricevere una sanzione amministrativa il cui valore può anche sfiorare i 10mila euro. Talvolta, trattandosi di reato penale, la diffusione delle immagini senza permesso può anche portare alla galera. Resta quindi un dato di fatto: a fronte di questi rischi è meglio affidarsi alle tradizionali tv a pagamento.

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