Se il nostro televisore non espone il bollino tivùsat o è già munito di un decoder esterno dovremo cambiare apparecchiature. Il cambio obbligatorio non sarà traumatico per le migliaia di italiani costretti ad aggiornare i propri sistemi. Ci sono degli incentivi statali per il passaggio al cosiddetto DVB T2.
A seconda della fascia di reddito ISEE si possono ottenere rimborsi da 25 a 50 euro. Il bonus sarà riconosciuto per nucleo familiare ad una sola persona e per una sola apparecchiatura. Si stima che i beneficiari possano essere all’incirca 3 milioni di persone.
Per ottenere l’incentivo sarà sufficiente recarsi presso un rivenditore ed esibire la dichiarazione sostitutiva che certifica il reddito. Il negozio riconoscerà lo sconto di 50 euro sul prezzo di listino della TV e la somma anticipata sarà riconosciuta come credito di imposta.
I criteri di applicabilità del bonus rottamazione saranno stabiliti con decreto ministeriale entro i termini di spesa limite pari a 151 milioni di euro. Ciò significa che dovremo affrettarci per non perdere l’occasione di aggiornare il proprio sistema televisivo.
La fase di switch-off dell’attuale Digitale Terrestre inizierà già a Novembre 2019 passando per varie tappe successive. Si insedierà la nuova programmazione HD basata su nuove portanti in frequenza in sostituzione della banda 700 MHz ora dedicata al 5G.
L’aggiornamento delle piattaforme televisive non sarà necessario per tutti quegli italiani che hanno acquistato una TV dopo il mese di Gennaio 2017 o che hanno già provveduto autonomamente ad effettuare l’upgrade dei propri sistemi.