Dopo mesi di paura e diffidenza verso la nuova connessione di rete 5G, dobbiamo anche fare un passo indietro e non partire dall’assunto che in realtà sia pericolosa al 100% per la salute umana.
Parlando di antenne 5G, sembra infatti vero che che ci sarà un aumento spropositato di ripetitori sul territorio, ma non è detto che tali aumenteranno la diffusione di campi elettromagnetici dannosi. Il perché è spiegato dalla tecnologia di queste piccole antenne, la quale sfrutta bande radio a frequenze molto ridotte che non si aggiungeranno a quelle già esistenti del 4G (queste sì che qualche dubbio sulla salute ce lo crea).
Grazie al 5G potremo sperimentare connessioni iper veloci, latenze irrisorie, nuove opportunità tecnologiche e un controllo da remoto con la nostra casa per agire su computer, impianti di domotica ed elettrodomestici a nostro piacimento.
Per quanto riguarda la sicurezza informatica, la quinta generazione di reti si avvarrà in larga parte di sistemi come la blockchain, sebbene poi si scopre che gli Italiani usino ancora password come 1234.
Le analogie con le frequenze più o meno dannose del 4G non si trovano, poiché il segnale su bande ad alto spettro del 5G delle onde millimetriche MIMO non permette una penetrazione dei nostri corpi. Lo ha stabilito in commissione parlamentare lo stesso Istituto Superiore di Sanità.
Anche i casi di studio che dimostrano un aumento di tumori causati dall’abuso dei cellulari 4G non possono essere validi per il 5G. Concludiamo dicendo che la rete mobile, in generale non è di per sé dannosa, piuttosto lo è l’uso intensivo che le persone fanno dello smartphone. Tenerlo premuto contro l’orecchio tutto il giorno anziché usare gli auricolari non è consigliato.