dvb t2 Il nuovo standard per il digitale terrestre entrerà in funzione a partire dal prossimo anno e la sua implementazione avverrà in maniera graduale. Dalle poche novità, l’entrante DVB T2 porterà gli utenti ad una situazione analoga già vissuta al momento del passaggio dal segnale analogico all’attuale digitale. Che più? Le frequenze cambieranno ed obbligheranno ogni telespettatore ad adeguarsi alle nuove.

A differenza del 5G, assume subito una forma di certezza che il nuovo stardard per il digitale terrestre non rappresenterà una scelta, ma bensì un obbligo imposto a chiunque voglia continuare a guardare la televisione italiana.

DVB T2: ecco cosa fare per essere preparati al suo arrivo

Ogni utente dovrà appurare se il proprio televisore supporta o no il nuovo standard. Secondo quanto stabilito dalle direttive, tutte le TV vendute a partire dal 2017 sono state prodotte supportando in partenza il codec HEVC DVB T2. A questo punto, per le persone che a casa posseggono uno di questi dispositivi, non sarà necessario effettuare un upgrade ma bensì una semplice risintonizzazione dei canali quando sarà il momento più opportuno.

Diversa è, invece, la sorte dei telespettatori che a casa hanno una TV un po’ più obsoleta. Per questa categoria di utenti saranno disponibili due soluzioni diverse, ma entrambi efficaci:

  • Chi vuole spendere poco potrà acquistare un decoder supportante il DVB T2 da affiancare alla propria TV;
  • Chi, invece, non vuole impicci sul mobile della tv potrà procedere con l’acquisto di un nuovo televisore più recente.

Precisiamo che a partire dal 1 luglio 2022 le trasmissioni gireranno solo attraverso il nuovo standard.

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