Il mondo ha gli occhi puntati su Boeing, l’azienda leader nella costruzione di velivoli da viaggio, a causa della tremenda crisi finanziaria in cui versa. Da Ottobre infatti, il colosso americano è nell’occhio del ciclone per via dei due incidenti avvenuti nei cieli d’Etiopia e d’Indonesia che hanno portato la morte di 346 persone.
Oltre ai due disastri sopracitati però, vi sono stati anche due atterraggi d’emergenza per ben due aeromobili di Boeing. Uno avvenuto in un fiume in Florida e l’altro invece pochi giorni fa a Tel Aviv. Fortunatamente non vi sono state vittime e si è sfiorata la tragedia, evitata grazie all’intervento di due caccia israeliani che hanno scortato l’aereo in volo fino all’aeroporto più vicino.
Le vendite del 737 Max sono ferme da Marzo e altri modelli dell’azienda hanno subito lo stesso destino finanziario. In tutto ciò però il CEO di Boeing ribadisce la sua priorità che sembra essere la sicurezza dei futuri utenti a bordo dei propri aeroplani. Al momento però dovrà donare alle vittime degli incidenti più di 100 milioni di dollari e intanto Airbus, azienda concorrente, è pronta al sorpasso finanziario.
Tutto sembra essere partito dalle modifiche ai propulsori del motore del velivolo 737 Max 8. A causa delle modificazioni è stato inserito un software che prevenisse lo stallo dell’aeromobile. Tale sistema però è stato rilasciato con troppa fretta dall’azienda, pertanto ha sofferto di bug e problematiche che ne hanno comportato, per il velivolo, lo schianto al terreno.
L’allarme MCAS sappiamo che era stato disattivato molti mesi prima dall’azienda proprio nella cabina di pilotaggio. I due disastri sono avvenuti con la stessa modalità a distanza di mesi. Non sono tempi felici per l’azienda e i suoi dipendenti.
Proprio pochi giorni fa, ad un passo dalla certificazione della FAA, sono emersi ulteriori problemi che ne hanno rallentato la messa in commercio: parliamo di un guasto al microprocessore che ne regola la stabilizzazione e di un lotto di lamelle alari uscite difettose dalla fabbrica.